di Gloria Patricia Taylor
Tutti parlano dell'Intelligenza Artificiale (AI)
Parafrasando una iconica canzone degli anni '70 di Robin Scott, quando la musica e la cultura Pop era la novità, oggi si potrebbe been dire che oggi everybody's talking about AI... basta guardare i titoli dei giornali, i post sui social media, i nuovi meme e il contenuto dei forum per capire che l'Intelligenza Artificiale sta suscitando un interesse generalizzato e globale.
L'automazione e l'Intelligenza Artificiale (AI, Artificial Intelligence) stanno ridefinendo radicalmente il mondo del lavoro, aprendo nuove opportunità e sollevando interrogativi sul futuro delle professioni umane. Si tratta di tecnologie avanzate che stanno progressivamente penetrando in vari settori, portando a cambiamenti significativi nel modo in cui le aziende operano e gli individui lavorano. In questo articolo, esploreremo l'impatto dell'automazione e dell'AI sul mondo del lavoro, le sfide e le opportunità che ne derivano.
L'evoluzione del lavoro
L'evoluzione del lavoro è stata caratterizzata da momenti di svolta nella storia umana. Tra questi la Rivoluzione Industriale del XVIII e XIX secolo, che ha segnato il passaggio dalla produzione artigianale alla produzione meccanizzata, trasformando radicalmente i processi produttivi e aprendo la strada all'industrializzazione su larga scala.
Successivamente, nel XX secolo, l'avvento delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione ha portato alla digitalizzazione e all'automazione di molti processi, creando nuove opportunità lavorative e trasformando le modalità di lavoro.
Oggi, l'era dell'innovazione tecnologica supportata da Intelligenza Artificiale (AI) sta ridefinendo ulteriormente il panorama lavorativo, con l'emergere di nuovi settori, competenze e modelli di lavoro flessibili, aprendo così la strada a una nuova era del lavoro digitale e globalizzato.
L'automazione prima, l'Intelligenza Artificiale e l'automazione supportata dall'AI sono diventate una forza trainante nella trasformazione del mondo del lavoro. Processi precedentemente dipendenti dall'intervento umano, come la produzione e la logistica, stanno diventando sempre più automatizzati, aumentando l'efficienza e riducendo i costi operativi. Le macchine intelligenti, in grado di apprendere e adattarsi, stanno assumendo compiti che richiedono competenze cognitive, come l'analisi dei dati e la programmazione.
Impatto sulle professioni e sulle competenze richieste
Ogni rivoluzione in tema di lavoro ridefinisce il perimetro delle professioni e sposta il baricentro del mondo del lavoro verso alcune competenze rispetto ad altre. Così, automazione e Intelligenza Artificiale stanno ridefinendo il concetto di lavoro e le competenze richieste per affrontare il futuro. Mentre alcuni ruoli umani saranno resi obsoleti, nuove professioni emergeranno, richiedendo abilità in settori come la scienza dei dati, la robotica e lo sviluppo di algoritmi.
Il valore delle competenze umane irripetibili: creatività, empatia e pensiero critico
Le competenze umane uniche, come la creatività, l'empatia e la capacità di pensiero critico, diventeranno ancora più preziose, poiché queste sono aree in cui le macchine trovano ancora difficoltà a eguagliare le capacità umane.
Nuove opportunità di lavoro
In questa mutazione del panorama del lavoro, si creano e si creeranno anche nuove opportunità di lavoro. La creazione e la manutenzione di sistemi intelligenti richiedono competenze specializzate e una forza lavoro adatta a sfruttare appieno il potenziale di queste tecnologie. Ciò porta all'emergere di ruoli come esperti di dati, ingegneri di AI, esperti etici in tema di intelligenza artificiale ed in particolare specialisti della sicurezza cibernetica (cybersecurity).
La necessità di riqualificazione e adattamento
La rapida avanzata dell'automazione e dell'Intlligenza Artificiale evidenzia l'importanza della riqualificazione e dell'adattamento professionale. I lavoratori devono acquisire nuove competenze per rimanere in linea con le necessità del mercato del lavoro.
Le istituzioni educative e le organizzazioni devono fornire programmi di formazione e riqualificazione per consentire ai lavoratori di adattarsi ai nuovi scenari lavorativi e di sfruttare le opportunità offerte dall'automazione e dall'AI.
Gestione del cambiamento e aspetti etici
Inevitabilmente questo nuovo quadro pone anche sfide gestionali e etiche. Le organizzazioni devono affrontare la gestione del cambiamento, offrendo ai dipendenti gli strumenti e la formazione per la transizione verso nuovi modelli di lavoro. Dovranno anche garantire una comunicazione chiara sull'intenzione di fondo e le conseguenze dell'applicazione di automazione.
La riduzione dei posti di lavoro e la migrazione verso nuove professioni
La riduzione dei posti di lavoro è per definizione un risultato inevitabile dell'automazione, e pertanto è necessario fornire programmi di ricollocazione e supporto per aiutare i lavoratori a trovare nuove opportunità occupazionali.
Necessità di una guida improntata da principi etici e valori umani
Dal punto di vista etico, l'automazione solleva importanti questioni sulla responsabilità e sull'impatto sociale. L'uso delle tecnologie automatizzate deve essere guidato da principi etici e valori umani, al fine di evitare discriminazioni, violazioni della privacy e ulteriori disuguaglianze. È essenziale un dialogo aperto tra le parti interessate, comprese le aziende, gli esperti di Intelligenza Artificiale, i legislatori e la società civile, per sviluppare linee guida e regolamentazioni che bilancino l'efficienza dell'automazione con l'equità e il benessere delle persone.
Collaborazione tra uomini e macchine
Un approccio promettente è quello di considerare la collaborazione tra uomini e macchine. L'automazione può svolgere compiti ripetitivi e noiosi, se nn pericolosi, liberando forza lavoro da impiegare su compiti di valore aggiunto che richiedono creatività, intuizione e interazione sociale.
Le competenze umane, come l'empatia e il pensiero critico, possono essere integrate con le capacità di calcolo e l'elaborazione dei dati delle macchine per ottenere risultati migliori.
La storia dell'Intelligenza Artificiale
L'aspirazione all'intelligenza artificiale ha radici profonde e affonda le sue origini nel desiderio umano di creare macchine intelligenti che possano emulare l'intelligenza umana.
Il Test di Turing
Le origini dell'Intelligenza Artificiale risalgono almeno al XX secolo, con diversi pionieri che hanno contribuito alle prime teorie e sperimentazioni. Uno dei primi passi significativi è stato compiuto nel 1950 da Alan Turing, il celebre matematico britannico, che ha proposto un test per valutare la capacità di una macchina di mostrare un comportamento intelligente. Questo test, noto come Test di Turing, ha fornito un punto di riferimento per lo sviluppo futuro dell'Intelligenza Artificiale.
L'albero decisionale e il linguaggio naturale
Negli anni '50 e '60, sono state sviluppate diverse tecniche di Intelligenza Artificiale, grazie a ricercatori come Claude Shannon, lo stesso Alan Turing, Ross Quillian, Zellig Harris e J. Ross Quinlan che hanno dato le basi alle tecnologie concettuali del Decision tree e del Natural language Processing:
- Albero Decisionale (Decision Tree): un modello concettuale che rappresenta una serie di decisioni e conseguenti azioni o risultati. È utilizzato nell'ambito dell'intelligenza artificiale e dell'apprendimento automatico per prendere decisioni basate su un insieme di condizioni o attributi specifici.
- Linguaggio Naturale (NLP, Natural Language Processing) si riferisce alla capacità dei computer di comprendere, interpretare e generare il linguaggio umano in modo naturale. L'NLP si occupa di trasformare il linguaggio scritto o parlato in una forma che possa essere elaborata dai sistemi informatici, consentendo loro di analizzare, estrarre informazioni e interagire con gli esseri umani utilizzando il linguaggio.
La conferenza di Dartmouth College del 1956
Nel 1956, la conferenza di Dartmouth College negli Stati Uniti è stata un momento di svolta per l'Intelligenza Artificiale, poiché ha segnato la nascita ufficiale del campo come disciplina di ricerca autonoma. Alcuni dei più grandi pensatori e scienziati del tempo, tra cui John McCarthy, Marvin Minsky, Allen Newell e Herbert Simon, hanno partecipato a quella storica conferenza.
L'"inverno dell'Intelligenza Artificiale" (AI winter) degli anni '70 e '80
Negli anni '70 e '80, l'Intelligenza Artificiale ha affrontato sfide eccessive. Alcuni ritenevano che sarebbe stata possibile la creazione di una "vera intelligenza" artificiale entro pochi anni, ma i progressi realizzati non sono stati all'altezza delle aspettative. Questo periodo è stato caratterizzato da un calo di interesse e da un'epoca conosciuta come l'"inverno dell'Intelligenza Artificiale", in cui la ricerca e l'investimento nel campo hanno subito una contrazione significativa.
L'aumento della potenza di calcolo dei computer e il machine learning negli anni '90
Tuttavia, negli anni '90, l'Intelligenza Artificiale ha conosciuto una rinascita grazie a nuovi approcci e sviluppi tecnologici. L'aumento della potenza di calcolo dei computer, l'accesso a enormi quantità di dati e nuovi algoritmi hanno aperto nuove prospettive per l'Intelligenza Artificiale. Alcuni dei progressi più notevoli sono stati ottenuti nei campi dell'apprendimento automatico (machine learning) e delle reti neurali, che hanno consentito alle macchine di apprendere da dati ed eseguire compiti complessi come il riconoscimento di immagini e il linguaggio naturale.
I progressi esponenziali dell'ultimo decennio
Negli ultimi decenni, l'Intelligenza Artificiale ha continuato a evolversi rapidamente, con l'avvento di nuove tecnologie come l'elaborazione del linguaggio naturale avanzata, l'apprendimento profondo (deep learning) e l'intelligenza artificiale generale (AGI). L'Intelligenza Artificiale è ora parte integrante di molte applicazioni quotidiane, come assistenti virtuali, motori di ricerca, veicoli autonomi e molti altri settori industriali.
Il modello GPT-3.5
Infine, l'arrivo del modello GPT-3.5 rappresenta un significativo avanzamento nell'ambito dell'IA. Modelli di linguaggio basati su GPT-3.5 sono in grado di generare testi coerenti e informativi, comprendendo e rispondendo a una vasta gamma di domande e richieste. Questo tipo di IA basata sul linguaggio sta rivoluzionando molti settori, come il supporto clienti, la ricerca scientifica, la scrittura di contenuti e molto altro ancora.